Sei tu il capo della tua azienda e quindi si presume dovresti conoscerla in tutte le sue sfaccettature…sei sicuro?
Ti sei mai soffermato un attimo a riflettere esclusivamente su dove o in cosa la tua azienda è maggiormente efficace rispetto agli altri e su dove invece sei carente? Se la risposta è no, purtroppo non sei il solo…
Il problema dell’imprenditore medio è proprio questo, si concentra sul fare, si ingolfa “giustamente” di lavoro, ma non ha mai nessuno al suo fianco che lo fa fermare un attimo per riflettere su cosa sta facendo e come lo sta facendo rispetto agli altri indicandogli dove arriverà percorrendo tale strada.
È questo quello che facciamo con l’utilizzo della Analisi SWOT.
L’analisi SWOT è uno strumento di Pianificazione Strategica nato da Albert Humphrey, che ha guidato un progetto di ricerca all’Università di Stanford fra gli anni ’60 e ’70. Tale tecnica, opportunamente cucita su misura per le piccole e medie imprese italiane, consente di concentrare l’attenzione sui punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses) della propria azienda e le opportunità (Opportunities) o le minacce (Threats) che questa si trova a fronteggiare ogni giorno. Questa analisi è particolarmente importante perché i punti di forza e le debolezze (che sono fatti reali e appartenenti al presente) possono essere la causa di rischi futuri per l’azienda. Inoltre la SWOT analysis è fondamentale per identificare il contesto strategico e operativo nel quale l’azienda lavora o anche facendo riferimento ad un nuovo progetto o iniziativa, come il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso in un nuovo settore/mercato.
L’analisi dei punti di forza, delle debolezze, delle opportunità e delle minacce consente di analizzare sia la situazione interna di un’organizzazione che dell’ambiente esterno fermandosi a riflettere e ponendosi delle domande su cosa accade all’interno di essa ed all’esterno.
Analisi interna
Punti di forza – da sfruttare o usare come leva (cosa so fare meglio degli altri? Quali sono le mie competenze chiave? In cosa mi differenzio dai miei competitors?)
Debolezze – da ridurre, evitare (quali procedure devo migliorare? Quali risorse/competenze non ho a disposizione? Cosa mi rende meno competitivo degli altri?)
External appraisal
Opportunità – da sfruttare utilizzando i nostri punti di forza (ci sono dei trend di mercato interessanti? Ci sono dei vuoti di mercato che posso sfruttare?)
Minacce – da evitare o al massimo sfruttare nei confronti dei competitors a proprio vantaggio (cosa fanno i tuoi concorrenti? Ci sono novità legislative o tecnologiche che ti possono ostacolare? Sta cambiando il tuo mercato di riferimento?)
L’impostazione del lavoro sarà, quindi, del seguente tipo, definizione degli obiettivi, ossia di ciò a cui si punta, analisi SWOT per la verifica delle situazioni di forza, debolezza, delle minacce e delle opportunità, analisi del divario tra la situazione attuale e l’obiettivo fissato, sviluppo di nuove strategie e eventuale modifica degli obiettivi, definizione dei fattori critici di successo, ovvero il raggiungimento degli obiettivi e la strategia di attuazione, preparazione di informazioni operative, risorse e progetti per i piani di attuazione della strategia. Infine, fase molto delicata ed importante, vanno monitorati i risultati, provvedendo ad eventuali interventi correttivi, comprese anche possibili modifiche agli obiettivi.
Quello che a prima vista può sembrare una riflessione fine a se stessa, in realtà è uno spunto importantissimo per assumere consapevolezza di quello che si sta facendo e come lo si sta facendo.
Si è soliti creare una Matrice di Confronto, dove compaiono da un lato le forze e le debolezze e dall’altro le minacce e le opportunità. Incrociando i punti di forza con le opportunità, si fisserà il target offensivo, consistente nello sfruttare il massimo vantaggio, incrociando i punti di forza con le minacce si potrà optare per una tecnica difensiva, come lo ristabilire le forze. Incrociando i punti di debolezza con le opportunità, si potrà ottenere la seguente modifica controllare la concorrenza. Infine, incrociando i punti di debolezza con le minacce, si ricava la tecnica della sopravvivenza, girarci intorno.
L’analisi SWOT consente in definitiva avere, finalmente, consapevolezza delle proprie capacità e ostacoli, nonché il proprio posizionamento di mercato e di quello dei tuoi competitor, cosa che ahimè la maggior parte delle PMI italiane non hanno mai preso come spunto riflessivo.
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