Guideresti un auto senza contachilometri? In un posto sconosciuto senza navigatore? O addirittura con il parabrezza oscurato senza vedere cosa si prospetta davanti ai tuoi occhi? Eppure la maggior parte degli imprenditori “gestiscono” la propria azienda senza alcuna guida, senza alcun piano operativo o schema che la guidi effettivamente verso gli obiettivi prefissati, in altre parole senza un adeguato sistema direzionale di controllo.

Come diceva Peter Laurence J. “Se non sai dove stai andando, probabilmente finirai da qualche altra parte.”

Solitamente la maggior parte degli imprenditori prende le decisioni basandosi solo sui dati contabili che provengono dal conto economico e che hanno natura prevalentemente contabile, anzi oserei dire “fiscale”. Il reale problema è che questi dati nulla dicono a proposito dei meccanismi di formazione dei costi, delle necessità di cassa, dei margini globali effettivi. La contabilità generale, infatti, dice solo quanto costano i fattori produttivi, ma nulla dice sul come si formano i costi di prodotto, cioè quali sono i fattori che, direttamente e soprattutto indirettamente intervengono sul prodotto a crearne il costo complessivo (la manodopera indiretta, i costi di struttura, il costo del denaro, e gli oneri figurativi come il “salario dell’imprenditore stesso” per prestare il proprio tempo all’attività).

In tal modo è possibile stabilire ad esempio quale reparto lavora in perdita ovvero quale prodotto si sta vendendo sotto costo, tenere sotto controllo anche l’aspetto finanziario di un’azienda prevedendo le entrate e le uscite finanziare. Ciò permetterà all’azienda di predisporre gli accorgimenti necessari nel caso sia prevista sofferenza finanziaria in alcuni mesi dell’anno. Inoltre, grazie al cash flow o flusso di cassa sarà possibile capire se l’azienda genera liquidità (autofinanziamento) ovvero dovrà sempre più far ricorso al credito.

Ecco perché, nelle imprese più attente, ai sistemi di contabilità generale si affiancano sistemi di controllo dei costi tipici della contabilità analitica. L’imprenditore deve prendere decisioni, e per farlo ha bisogno di basi certe e dati precisi. Ecco perché è importante implementare un sistema di controllo dei costi all’interno dell’azienda, anche se può costare qualcosa. Quello che si investe per introdurre un simile sistema di controllo, poi “ritorna” sotto forma di decisioni più rapide, più precise e soprattutto più redditizie.

Aver implementato in corretto e completo sistema di Controllo di Gestione ti consente di:

  • controllare i costi per attuare politiche di riduzione degli stessi;
  • controllare i prezzi di vendita per prendere decisioni aziendali che massimizzano i tuoi profitti;
  • controllare l’efficienza aziendale;
  • programmare l’attività aziendale;
  • controllare lo svolgimento dell’attività nel suo complesso;
  • fornire informazioni utili per compiere scelte fra diverse alternative.

Avere al tuo fianco un Partner che ti consente di fare tutto ciò vuol dire fare la differenza, la differenza tra la tua azienda che andrà avanti e quella del tuo competitor che restando ancorato ai vecchi schemi è destinato a soccombere.

Lo Studio ti affiancherà e si occuperà di tutte le fasi di implementazione di un sistema completo di Controllo di Gestione.

Si parte sempre infatti da una corretta analisi dell’impresa: in questa fase si deve definire le specifiche del sistema di controllo; questa attività è importante perché il sistema di controllo non è un qualcosa che si applica indistintamente a tutte le aziende, ma è una specie di “vestito su misura” specifico per la tua azienda.

Quindi, gli aspetti da valutare sono:

l’ambiente: esaminato da un punto di vista economico, politico, legislativo, sociale, culturale, tecnologico e fisico.

il settore: l’analisi del settore in cui operi ti serve per individuare le sue prospettive di sviluppo; in particolare bisogna studiare le esigenze dei consumatori, la stabilità della domanda, lo sviluppo potenziale del mercato, le caratteristiche delle imprese concorrenti, gli incentivi pubblici ed economici al settore.

la posizione dell’impresa rispetto al mercato di riferimento ed alla concorrenza: l’obiettivo di questo tipo di analisi è quello   di verificare il posizionamento della tua azienda  rispetto alla concorrenza e  di individuare  i fattori sui quali basare la competizione.

analisi interna dell’impresa: bisogna valutare  come è organizzata l’azienda per competere nel mercato e quali caratteristiche strutturali e risorse mettere in campo. Gli aspetti da valutare sono in termini di processo produttivo, della struttura produttiva, della struttura organizzativa e della situazione economico-finanziaria (redditività, liquidità, capacità di acquisire risorse finanziarie).

Dopo questa prima fase di analisi generale del contesto in cui opera la tua azienda, si passa alla “fase 2”: la definizione dei centri di responsabilità

In pratica un centro di responsabilità è un gruppo di persone che opera insieme per raggiungere un obiettivo aziendale. Per identificare i centri di responsabilità dell’azienda bisogna partire dall’analisi della struttura organizzativa dell’azienda stessa. Ad ogni centro di responsabilità è abbinato un centro di costo, che è un centro in cui convergono vari costi provenienti da varie parti dell’azienda. Ciò significa che la prima cosa da fare è chiedersi da dove arrivano i costi, cioè quali sono i reparti aziendali in cui si formano.

Ad esempio, un’azienda che produce capi di abbigliamento può essere idealmente suddivisa in alcuni centri che sono: 1) stesura del tessuto, 2) taglio; 3) cucito; 4) asole e bottoni e 5) imballaggio. Ognuno di questi centri, assorbe risorse economiche e finanziarie e pertanto devono essere considerati come centri “autonomi” all’interno dell’azienda. Ciò significa che il costo della manodopera di una sarta (che lavora nel centro “taglio”, non incide (e non deve incidere) sul meccanismo di formazione di altri costi in altri centri di costo. Quindi, nell’analisi delle singole voci di costo, ci sono costi che possono essere direttamente attribuiti ai reparti, e altri costi che non possono essere attribuiti direttamente agli stessi reparti.

La terza fase è definire il sistema informativo contabile

Dopo aver individuato i centri di responsabilità, bisogna effettuare un’analisi del sistema informativo-contabile che è presente in azienda e  che è indispensabile  per rilevare e prevedere i diversi “fatti economici”. I principali strumenti del sistema informativo-contabile sono la contabilità generale, la contabilità analitica (o contabilità dei  costi) ed il piano a medio lungo termine (business plan) e la sua articolazione nel budget annuale. Questi appena menzionati sono strumenti fondamentali per la direzione ed il management della tua azienda perché il loro utilizzo consente di prendere le decisioni in modo razionale e coerente con gli obiettivi prefissati in fase di pianificazione.

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